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I Ponti del Diavolo (devil's bridge): Edificati dal Demonio in una sola notte

In Italia sono molte le leggende che ci narrano di ponti edificati grazie all’aiuto dell’oscuro signore delle tenebre.

Certo il favore del Maligno non viene ottenuto senza versare nulla in cambio anche se, qualche volta, il Diavolo ci rimane con un palmo di naso.

Anticamente l’edificazione di un ponte era ritenuto un artificio diabolico, in quanto esso univa ciò che Dio e la Natura avevano diviso. Per questo motivo attorno a queste strabilianti costruzioni sono da sempre fiorite numerose leggende che vedono come protagonisti il Diavolo, un buon uomo di turno e la vittima designata a sacrificare la sua anima.

I Ponti detti del Diavolo, solitamente devono avere tre caratteristiche per rivendicare questo sopranome: essere stati costruiti in una sola notte; avere in una delle sponde, se non in tutte due, un’edicola votiva dedicata a un santo o alla Vergine Maria; aver ceduto al Diavolo l’anima della prima persona che vi è transitata dopo i lavori di costruzione.

Le leggende italiane legate a questi luoghi si assomigliano tutte. Un costruttore, spesso un nobiluomo che deve espiare i suoi peccati, decide di costruire un ponte per la collettività.

Quasi sempre nonostante gli sforzi l’arco del ponte non riesce a reggere cadendo rovinosamente sul gretto del torrente.

Dopo numerosi sforzi il diavolo si presenta promettendo di costruire un ponte solido che sia in grado di superare i secoli, a patto però, che gli sia data in cambio della sua opera, l’anima della prima persona che vi transiti sopra a lavori ultimati.

Il diavolo viene sempre gabbato in quanto sul ponte viene fatto transitare un animale quasi sempre un cane o talvolta viene fatta rotolare una forma di formaggio: il cuore interno è detto appunto anima.

Il diavolo, che si sa, fa le pentole e non i coperchi, qualche volta si prede la sua rivincita, e a farne le spese sono sempre le persone più vicine al costruttore.

Come detto in Italia sono numerosi i Ponti, detti, del Diavolo che, meritano di essere visitati, un volta finita l’emergenze, eccone a voi alcuni:

- Castel San Pietro Terme (Bologna) Ponte Floriano

- Borgo a Mozzano (Lucca) Ponte della Maddalena

- Squillace(Catanzaro) Ponte del Diavolo

- Isola del Cantone (Genova) Ponte di Zan

- Bobbio (Piacenza) Ponte Gobbo

- Cividale del Friuli (Udine) Ponte del Diavolo

- Parco regionale del Frignano (modena) Ponte Ercole

- Lanzo Torinese (Torino) Ponte del Diavolo

 

 

 

Nella foto di Wikipedia  IPonte della Maddalena (detto Ponte del Diavolo) attraversa il fiume Serchio nei pressi di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca.

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